Dunque.
Esiste un universo parallelo in cui, sabato scorso, appena sveglio, mi sono messo di buona lena a scrivere un bell’episodio di Friday Prejudice che non avevo avuto nemmeno il tempo di affidare a qualche autore dei miei. Invece, in questo universo, me ne sono andato al mare tre giorni a chiacchierare con mia nonna e a leggere un libro davanti alle onde.
La cosa più buffa e forse ridicola di tutto ciò è che, secondo i miei piani quell’episodio doveva avere come tema proprio gli universi paralleli. Che baggianata! In fondo, come sanno bene i fan di Fringe, esistono mondi alternativi in cui The West Wing va ancora in onda. Quindi diciamo che, quando ripenserete a questo blog con nostalgia, vi potrete consolare con l’idea che da qualche parte ci sono ancora degli Hulla Chuppa, dei Billo, degli Zac Efron Nudo e dei film italiani da deridere.
Mi scuso con gli autori a cui avevo proposto un episodio, ché ce ne sono parecchi in giro, e ringrazio infinitamente tutti quelli che vedete qui a destra e che si sono prestati a questo gioco scemo rendendo più preziosa un’idea ormai stanca. Dopo quasi dieci anni (ehi, dico, quasi dieci anni senza sgarrare una volta!) avrei potuto chiudere “alle mie condizioni” (tipo, che so, con un series finale ambientato tra nel 2022) e invece Friday Prejudice finisce oggi, così, di punto in bianco.
Permettetemi però un’ultima nota felice, il trailer di un film italiano uscito in sala il 10 settembre, mi sembra il finale ideale per questa roba molto bella che abbiamo vissuto tutti insieme.
VUOI URLARE? URLA! URLA! AAAAH!