Nei cinema dal 21 maggio 2015

Ciao sono kekkoz e quando qualcuno mi scrive dicendomi “ciao, ti piacerebbe se facessi un episodio dei pregiudizi in rima?” mi sento un po’ come Joss Whedon, e vi giuro che è successo davvero. L’autore dei pregiudizi di questa settimana infatti è Giovanni Zagni, un bravo guaglione assai studioso che potete leggere sulle pagine di Linkiesta e a cui ora devo una birra gigantesca.

Quindi ecco: benvenuti nel primo episodio di Friday Prejudice in ottave di endecasillabi.

YOUTH – LA GIOVINEZZA

«La Grande Bellezza è men che un filmone».
«Mano alla spada!», io pronto ribatto.
Se mai s’azzarda l’incauta opinione
parenti amici amanti ancor combatto.
Ha preso l’Oscar, il grande Paolone,
e già ritorna in tempo assai compatto.
Schivarlo non potrete, è naturale,
veder lo fanno in cinquecento sale.

E se quel film sembrovvi poco mosso,
per questo Paolo promette ancor meno.
Un vecchio triste, dalla vita scosso,
cori a cappella, con mestizia un seno,
e le parole son ridotte all’osso
sicché l’angoscia ci stringe il duodeno.
Sia bomba, dunque! Due bombe, perfino,
tutta la vita, qui, team Sorrentino.

SURVIVOR

Brutta cosa esser vecchi, per l’attore
che ancora ha da pagar magioni al mare.
Pierce Brosnan passa certo brutte ore
se pensa a quello che gli tocca fare:
qui lo troviamo, smarrito il pudore
a fare il killer, per Milla ammazzare.
Dirige l’australiano che in passato
V per vendetta c’ha già regalato.

In questo caso, difficil che sgarri,
faccio la scelta e non posso far danni:
Milla, promessa di svaghi tamarri;
Pierce, con fatture scadute per anni;
James, un CV dietro a quei bizzarri
dei fratelli di Matrix, che sì danni
han fatto dopo le gioie di Keanu.
Unica via, che si scelga l’ovino.

THE LAZARUS EFFECT

Chiedo perdono a chi il cinema apprezza,
ma sopportar non ho saputo mai
i film d’orrore, ovver d’irrequietezza.
Mi basta un trailer, poi dormir son guai.
Di questo leggo con cauta vaghezza
del suo regista: pensaste giammai
che aprir poté della fama gli usci
con un documentario a tema sushi?

Strana la vita, men strana la trama:
il virus rende l’Olivia di turno
certo assai poco apprezzabile dama
e in panorama che stimo notturno
di squartar dei cristiani cresce brama.
Già se ci penso mi fo taciturno.
I pomodori che fanno da guida
sushi o non sushi, ci dicon: diffida.

TOMORROWLAND – IL MONDO DI DOMANI

Al cinema, già ho visto sette volte
lunghi trailer del mondo di domani;
mostran trama, dettagli e cose molte
su vecchi muri s’incollano mani.
C’è la bimba che scopre in frasche folte
la porta verso lidi ultramondani.
Ma i cattivi si metton sulle tracce:
si vedon fughe in vasca e stanche cacce.

Il rude Clooney, che sa il segretone,
salva la bimba, fors’egli la brama.
Almen lo spero, sarebbe un filmone,
oppure noia promette la trama.
Più di tutto, del film la produzione
al pregiudizio porge storia grama:
è un film Disney e, certezza cruciale
di Clooney non vedrem morte brutale.

IL REGNO DEI SOGNI E DELLA FOLLIA (nei cinema solo il 25 e 26 maggio)

Se già da tempo leggi questi schermi
sai già che il titolare, quando vede
lo Studio Ghibli, dice: «Tutti fermi».
O Kekkoz, in totale buonafede,
tal pregiudizio non può che piacermi:
questo documentario s’ha da vede.
E dunque non la tiro in lungo tanto,
chiudo con bomba e scompaio d’incanto.