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Nei cinema dal 26 agosto 2011

Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato è una commedia tratta da un libro che non ho letto e probabilmente nemmeno voi (il titolo è uguale, ma almeno hanno cassato il punto esclamativo), diretta dalla stessa autrice del libro Daniela Cursi Masella insieme al giovane regista Salvatore Allocca, e quando dico “giovane” intendo “più giovane di me”. Di base sembra un approccio italiano al cinema vaginale, con tre protagoniste e il loro rapporto con gli uomini e cose così. Ah, grande idea quella di far dirigere un film all’autrice di un libro! NOOOT. Infatti il trailer è un’esperienza abbastanza imbarazzante, anche se bastavano ad affossarlo i primi tre secondi il cui succo è che agli uomini interessa solo il calcio e le donne sono ossessionate dalla ricerca di un uomo che le preferisca al calcio. Il film sembra insomma avere la stessa profondità di quelle catene di S. Antonio sulle differenze tra maschi e femmine che ti arrivavano via email negli anni novanta. E spero davvero di non scoprire mai di chi è quella canzone di sottofondo, gesù, aridatece David Minelli.  E no, non ci faremo ingannare dalla presenza delle enormi spalle di Francesca Inaudi, l’unica attrice che anche quando è Francesca Inaudi vestita sembra Francesca Inaudi nuda, anche perché a proposito di anni novanta vorrei sottolineare che questo è un soprattutto un film con Giorgia Surina ed Enrico Silvestrin. E che quest’ultimo porta una fascia per i capelli, quando vede una carina NITRISCE nella sua testa, dice cose come “questo è un dramma di Facebook”. Ovviamente si tratta del film italiano da deridere della settimana, e quando dico “ovviamente” intendo “Enrico Silvestrin”.

Dancing Dreams – Sui passi di Pina Bausch* è un film tedesco diretto da Rainer Hoffmann e Anne Linsel, il cui titolo (internazionale) potrebbe attirare in sala qualche fan di Amici, ma in realtà è tutto un’altra cosa: qui non c’è nessuno che si sfida sul dènsflor, il film è un documentario sulla coreografa di teatrodanza Pina Bausch (scomparsa due anni fa e a cui anche Wim Wenders ha dedicato un film) o meglio, più precisamente, su un suo progetto sviluppato nel 2008 con una quarantina di adolescenti e queeesto è il momento in cui mi sono annoiato. Se siete nella nicchia (suppongo ristretta) di persone che possono essere interessate a un documentario del genere, accomodatevi. Vi aspetto fuori, poi mi dite com’è.

Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma è un film di Tsui Hark, grande regista e produttore della new wave di Hong Kong, che dopo qualche sbandata sembra essere ritornato a produrre: il film l’ho già visto, ne ho già scritto ed è una cosetta davvero divertente – una specie di detective story in costume con spettacolari coreografie e una freschezza che riporta alla mente i migliori fantasy hongkonghesi. Non è eccellente, ma a suo modo è imperdibile – e poi c’è Andy Lau. Grazie ai ragazzi della Tucker Film che lo portano nelle sale: siete i numeri uno.

Fright Night è il remake – per qualche motivo in 3D – di un film horror del 1985 da noi intitolato Ammazzavampiri. Proprio lui! Non si capisce come la distribuzione italiana non abbia sfruttato la possibilità di sottolineare che si tratta di un remake facendo squillare i cervelli di molti trentacinquenni, ma una volta che mantengono il titolo originale non sarò certo io a lamentarmi. Il film diretto da Craig Gillespie (Lars and the real girl) è stato guardato con sospetto per molto tempo dai fan dell’originale di Tom Holland, ma alla fine pare essersi rivelato una bella sorpresa: è stato infatti accolto decisamente bene dalla critica, diffusamente sorpresa che non facesse cagarone, anche se il pubblico in patria non ha reagito allo stesso modo nell’onda di un rifiuto (temporaneo?) del 3D. Ma chi se ne frega, i vampiri protagonisti sono Colin Farrell e DAVID TENNANT, provate a fare gli schizzinosi.

Kung Fu Panda 2* è il sequel di Kung Fu Panda, un film della Dreamworks che era riuscito in qualche modo a funzionare nonostante fosse basato su un’idea fastidiosissima. Sì, il primo film era caruccio, ve lo concedo. Allora perché ci sono poche cose che mi fanno venire l’orticaria come il trailer di questo secondo capitolo? Mi piace pensare che sia in gran parte colpa di Fabio Volo, ma probabilmente non è così. La critica merigana non è d’accordo, il film supera l’80% al pomodorometro, gran parte delle recensioni è positiva e la pecora è forse un po’ eccessiva, ma ehi, all’orticaria non si comanda.

Professione Assassino* è un film con Jason Statham diretto da Simon West ed è il remake di un film con Charles Bronson (stesso titolo, anche quello originale: The Mechanic) del 1972 che non ho visto, oppure ho visto e mi sono dimenticato, tutto è possibile. Ora, con tutto il bene che possiamo volere a Jason Statham, i suoi film e i suoi ruoli cominciano a sovrapporsi l’uno all’altro – un killer! un agente! un ex agente! un ex killer! – e questo non mi sembra proprio che faccia la differenza nel gruppo, tenendo conto che anche Simon West, beh, non fatemi iniziare su Simon West.

Le regole della truffa è il titolo italiano di Flypaper che unisce due vocaboli amatissimi dai titolisti italiani. Ricapitolando a casaccio: I signori della truffa, Le regole del gioco, Il genio della truffa, Oltre le regole, Il mago della truffa, In amore niente regole, La truffa perfetta, e potrei andare avanti per un bel po’. Ho un altro esercizio per voi: provate a ripetere la parola “truffa” venti volte ad alta voce con brevi pause nel mezzo e poi ditemi se non è una parola del cazzo da mettere in un titolo. Vabbè, tanto il film è irrilevante quanto i suoi due attori protagonisti, è una specie di (sparo) indie romantic heist comedy ed esce nelle sale solo perché è “scritto dagli stessi autori di Una notte da leoni“. YAWN.

Student services è un film per la tv francese (question: in Francia escono in sala i film per la tv italiani?), scritto e diretto dall’attrice e regista parigina Emmanuelle Bercot, e racconta di una giovane studentessa universitaria che per pagarsi gli studi comincia a prostituirsi. Andrà sicuramente tutto a gonfie vele! La protagonista del film è la deliziosa attrice belga Déborah François, che forse ricorderete in L’enfant dei Dardenne, e se non ve la ricordate vi forniamo alcune immagini che potrebbero anche essere l’unico stimolo a recarvi al cinema.

This is England è un film STUPENDO, e questo è tutto ciò che dovete sapere. Se volete vi dico che io l’ho visto quasi quattro anni fa, che nel frattempo è stata tratta dal film anche una (bellissima) miniserie-sequel, che il regista Shane Meadows è lo stesso di Dead Man’s Shoes,  che nonostante fosse in molte liste dei migliori film del 2007 e nonostante i molti premi da noi non è uscito nemmeno per sbaglio. Hanno rimediato ora i ragazzi di Officine Ubu, che con questo numero si fanno perdonare Diciottanni, quasi. Il doppiaggio con un film del genere è un grosso rischio, ma il film merita comunque la vostra attenzione e senza dubbio merita anche i vostri otto pidocchiosi euro.

I film indicati con l’asterisco sono usciti il 24 agosto.

kekkoz

18 Comments

  1. secondo …

    Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato – che merda (il trailer..)

  2. Il link sulle immagini della studentessa francese è una TRUFFA, perchè pensavo avessi linkato un po’ di pelo e invece solo faccine.

    E comunque era un loro dovere morale migliorare il titolo scrivendolo così: “Come trovare nel modo giusto… l’uomo sbagliato!”

  3. Mi spiace deluderti ma il titolo esatto con cui esce nelle sale è “Fright Night: il vampiro della porta accanto”. Sapevatelo!

  4. The mechanic è, nonostante Jason Statham, piuttosto palloso.
    Kung Fu Panda non mi dà l’orticaria, ma non avendo ancora visto Cars 2 mi rifiuto di vedere un sequel di un film di animazione se ancora non ho visto quello Pixar.
    Mi butterò su Fright Night, ché Detective Dee e This is England a casa mia non li vedo nemmeno col binocolo…

  5. Déborah François era anche ne La voltapagine dove faceva parecchio la gatta morta ambigua. e le riusciva bene.

  6. student services è un bel film non completamente impeccabile ma che consiglio affabilmente. son rimasto esterrefatto che sia un film per la tv, è nettamente meglio di quasi qualsiasi film italiano per il cinema uscito nell’ultimo anno

  7. Quasi 24 ore e nessuno che mi abbia risposto “WANNA FUCK?” – ve lo meritate Diciottanni 😛

  8. In fright night recita anche anton yelchin che second me è un bravo attore, lo ho piaciuto in charlie bartlett.

  9. Vogliamo parlare del dramma dei film cloni?
    The Eagle e Centurion, No strings attached e friends with benefits, Student Services e Bo (che in italia non è ancora arrivato e speriamo non arrivi mai).
    E non stiamo parlando di epici tarocchi destinati all’home video, ma di film con una presunta dignità alle spalle…

  10. Come trovare gli “attori” sbagliati nel “film” sbagliato. Ma Giorgia Surina non poteva farci il piacere di restare a MTV?!? Conduttrice di Zelig (sì, come no…) e pure attrice (sì, come no…)
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    Fright Night, ma ‘sti vampiri ormai… finirà ‘sta moda? Ah ma c’è David Tennant, grandissimo Doctor Who. Quindi ha delle possibilità per me.
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    @nicola – deborah francois nuda, grazie! Miii, un’attrice senza tette rifatte, incroyable! (e CHE tette, aggiungo).

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