Questo che state per leggere è l’ultimo episodio di Friday Prejudice, che dopo questa settimana chiude i battenti. È stato bello. Grazie a tutti.
Non è vero, era un pesce d’Aprile. AHA RIDERISSIMO. Andiamo a incominciare.
L’affare Bonnard è un film italiano diretto dalla scrittrice Anna Maria Panzera, e già questa sarebbe una cosa bellissima senza bisogno del trailer, grazie al quale il film si potrebbe quasi aggiudicare l’ambito Premio Maccio Capatonda se non ci fosse un esemplare più ricco e corposo giù di sotto. Mi spiace Panzera, ma certe cose bisogna meritarsele con il sudore della fronte e con l’esperienza nel campo dell’OMIGIDIO e del CAZZOEROINA. Anche perché, dai, 40 secondi di trailer e nemmeno una chicca, nemmeno una puttanata buttata lì per il nostro ludibrio, solo la solita confezione da poverata tra amici su una trama thriller in salsa esotica (il film è ambientato in parte a Istanbul), ma che noia.
Boris – Il film è il film tratto dalla serie tv omonima, raro se non unico caso di serie tv italiana che è riuscita a creare intorno a sé un vero e proprio culto adorante. Meritatamente, va detto. Il film l’ho già visto e ne ho già scritto, e non c’è molto da aggiungere: è bellissimissimo. Siete amanti della serie? Sarete accontentati. Non avete mai visto un episodio della serie? Cosa siete, pazzi? Vabbè, piacerà anche a voi, se avete un cervello. Semmai Friday Prejudice è il posto dove mettere l’accento su un’altra questione: andate a vederlo, andate al cinema, andate a pagare un biglietto per vedere questo film, e fatelo subito, fatelo nel weekend. Una volta che c’è qualcuno che se lo merita, facciamogli fare una montagna di soldi.
La fine è il mio inizio è un film diretto da Jo Baier, che sembra il nome di un cattivo di Topolino oppure un detersivo per pavimenti e invece è una persona vera, almeno credo, ed è ispirato alla figura e ai libri di Tiziano Terzani, interpretato qui da Bruno Ganz. Ora, io lo so che tra di voi ci sono un sacco di persone che hanno letto i libri di Terzani e si sono illuminate e ora vivono delle vite migliori, ma personalmente non me n’è mai fregato niente: lo ammetto, la mia è pura ignoranza, è pregiudizio, non so niente di lui che non abbia letto nella sua pagina di Wikipedia e nonostante ciò non mi sono mai trovato incuriosito dalla sua vicenda personale o letteraria. E non ho mai incontrato nessuno che mi abbia detto ehi, leggi un libro di Terzani, a me ha cambiato la vita. HO AVUTO QUESTO CULO QUI. Figuriamoci quanto me ne potrà fregare di un film in cui Bruno Ganz chiacchiera del senso della vita per novantotto minuti sulla cima della montagna mentre Elio Germano sta ad ascoltarlo in ammirazione. Figuriamoci, dico.
Hop è un film prodotto dalla Illumination Entertainment, ma a quanto pare il caso fortunato di Cattivissimo Me è rimasto anche un caso isolato: non solo i protagonisti del film mezzo animazione mezzo live action sono il Coniglio Pasquale e CICLOPE, e non serve certo la derisione della critica per renderci conto della mastodontica puttanata che può fuoriuscire da una simile premessa, ma il doppiaggio italiano del Coniglio Pasquale è stato affidato a Francesco Facchinetti: il trailer ancora me lo sogno la notte, ancora sento un dolore forte forte al petto, roba che riesce a farti rimpiangere Claudio Santamaria che doppia Batman. Che poi, me lo chiedo, che cosa cazzo è un Coniglio Pasquale?
Kick-Ass è un film uscito circa un anno fa in mezzo mondo e che infatti avete già visto tutti. Io, per dire, ce l’ho in blu-ray da un pezzo, l’ho già visto un secolo fa e ne ho già scritto di là. In Italia ci ha messo un bel po’ a uscire, e ha rischiato di non farlo affatto, o di farlo in qualche edizione edulcorata o tagliuzzata. Sarebbe stato un peccato, perché Kick-Ass, tratto dalla serie a fumetti di Mark Millar e diretto da Matthew Vaughn, è davvero una bomba: uno dei film di supereroi più originali degli ultimi anni, che parte apparentemente come una roba teen-geek come tante altre ma che poi cresce a dismisura, soprattutto quando ci sono in scena la sublime, meravigliosa Chloe Moretz e il miglior Nicolas Cage che potessimo mai desiderare.
Mia moglie per finta è il titolo italiano di Just go with it, una orrida commedia con Jennifer Aniston e Adam Sandler, che è come dire che vai a farti vedere per una maledetta carie e ti ritrovi a fare una rettoscopia. Il film, scopro solo ora, è un remake di Fiore di Cactus con Matthau e la Bergman, ma fa ugualmente cagare. E visto che mi sono già rotto di parlarne citerò una delle tremila stroncature del film, quella di Keith Phipps su The A.V.Club: “Aniston and Sandler play characters too awful to deserve anyone better than each other. But what did we do to deserve them?”. ZING.
Poetry è un film che rischia di passare inosservato in una settimana così ricca di titoli: non fate questo errore. Lo so che c’è un sacco di roba, che c’è Boris, che c’è Kick-Ass, che torna Carpenter perdio, ma ritagliatevi una seratina anche per questo film. Diretto da uno dei maestri del cinema sudcoreano, Lee Chang-dong, e distribuito grazie agli sforzi della valorosa Tucker Film, Poetry non sarà il titolo più immediatamente esaltante della settimana, richiede senza dubbio attenzione e cuore, ma è un film davvero bellissimo, profondo, doloroso e sconvolgente in un modo tutto suo. Ne ho scritto dall’altra parte. Non saprei che altro aggiungere.
Questo mondo è per te è il vero film italiano da deridere della settimana, diretto da Francesco Falaschi, recidivo visto che già molti anni fa si era conquistato l’ambito premio grazie all’ormai dimenticato Last Minute Marocco. Il trailer di questo film si apre su un comico toscano di Zelig di cui non so il nome, che già, potete immaginarlo, è una cosa che mi mette in una predisposizione OTTIMA nei suoi confronti. Poi c’è una scena in cui due personaggi essendo toscani si urlano SONO IL TUBABBO e l’altro SONO IL TUFIGLIOLO, e in mezzo a loro una povera crista di infermiera che vorrebbe essere in qualunque altro posto. Poi c’è un’attrice di Boris, poverina, poi un altro comico toscano di Zelig vestito come un coglione perché fa ridere, E SIAMO A DUE GESUCRISTO, e al secondo 21 c’è UN CULO. Tutto molto toscano comunque, il mare, gli orti, il tubabbo e il tufigliolo. Anche è il culo è toscano, è un ulo. Al secondo 29 si vede Martellone, e viene un po’ la tristazza, ma il vero momento WTF arriva prima del secondo 40, quando nella colonna sonora di questa roba arriva, beh, arriva, no, non ce la faccio, non ve lo dico, guardatevelo da soli. OUCH.
The Ward – Il reparto è il nuovo film di John Carpenter. Aspetta. Il nuovo film di John Carpenter. Aspetta. Il nuovo film di John Carpenter. Il nuovo film di John Carpenter. Il nuovo film di John Carpenter. Aspetta. Il nuovo film di John Carpenter. No vabbè, argomentami questo.
Primo, dai.
Meraviglioso Questo mondo è per te. Non ha potuto che riportarmi alla mente, a proposito di Boris, questo: http://www.youtube.com/watch?v=wCBqVe5zQ5s
OUCH, che male, davvero.
Dai, ma cosa ti ha fatto di male Dente?
satkid, veramente a me Dente piace, il wtf è trovarlo sparato in questo trailer.
cosa gli abbiamo fatto di male noi, semmai.
E invece i miei potenti poteri psichici pregiudiziali (PPPP) mi dicono che “Questo mondo è per te” è BELLO e quindi VA VISTO. Nonostante la parte centrale del trailer “Cazzo cazzo minchia cazzo cazzoeroina tufigliolo”.
A proposito de “La fine è il mio inizio” ti dirò che ero quasi curioso, casomai perchè ho sempre apprezzato Ganz. Ma poi a vedere chi è il regista mi è scesa, come si dice da queste parti, la catena. ti regalo il trailer di uno dei più grandi flop della berlinale 2010 http://www.youtube.com/watch?v=bQ444yLs7NE (mi azzardo a dire che, paragonandoli, ho trovato il film di Soldini addiritura divertente … nah, pesce di aprile)
Gatto Nero, sì sì, vai pure avanti tu, TI RAGGIUNGO LA’.
non è che siamo pazzi…finoa ll’ultimo avevo sperato di riuscire a prendere cielo in questo angolo sperduto di mondo…ma a questo punto mi resta solo la via del torrente ;(
ma se uno (o una) ha visto solo la prima stagione di Boris, il film lo segue tranquillamente? è una situazione completamente ipotetica, ovviamente, io mica la conosco una così cretina da fermarsi alla prima stagione.
Fortuna tua che le prime due righe sono state seguite da una terza….sarei venuto a cercarti ogni giovedì sera e credimi che per sfuggire alla mia ira avresti finito con lo scrivere un everyday prejudice pur di non avermi intorno…toh neanche una virgola sono il nuovo Joyce
Vogliamo parlare del fatto che sulle 61 – dico SESSANTUNO – sale cinematografiche di Roma, Poetry esce solo in UNA????
Primoooooooooo!!!!!!
The Ward sarà anche un film di Carpenter ma ne ho letto male ovunque.
Per dire, anche Nanni Cobretti…
Ma perché sandler, attore straordinario (ubriaco d’amore, ‘nuff said), ancora si dedica a queste cialtronate?
Conosco un sacco di gente a cui Terzani e i suoi libri hanno cambiato la vita.
Almeno così mi dicono.
Questo aggrava il fatto che anche a me non me ne possa fregare un cazzo di meno?
Anzi, tra l’altro, avrei una copia intonsa di uno dei suoi libri che uno di questi amici (amici?) mi ha regalato per farmela cambiare anche a me, la vita.
Serve a qualcuno, un cambio di vita? Glielo spedisco a mie spese…
Kekkozzino,
non è mai “il tufigliolo” ma al massimo ” i’ tufigliolo”
se poi vuoi rafforzare diventa “ittufigliolo”.
E culo è culo non ulo, almeno non lì dove l’hai messo, potevi dire “è un grosso ulo” e sarebbe andato bene ma “è un ulo” non si dice.
Io pensa sto leggendo il mio primo Terzani giusto adesso, ti dirò: ne ho scelto uno dove non vuole insegnare a vedere il mondo con il terzo occhio ma uno dove racconta cosa è successo in Asia dal ’70 in poi (spoiler: roba brutta) e mi piace pure. Mi sa però che mi fermo qui.
allora, Emma sono io di Falaschi era un buon film.
e noi toscani “un culo” lo diciamo “un culo” non “un ulo”, perché è la vocale che mangia la “c”. La osa, il coso.
Siamo suscettibili.
“allora, Emma sono io di Falaschi era un buon film.”
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
aspetta, aspetta… muoio…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAH
AHAHAH
AH
vabbè, passata.
Ho letto un bel po’ di libri di Terzani, mi son piaciuti molto ma non m’hanno certo cambiato la vita e non andrò a vedere questo film che dal trailer sembra una cagata atomica.
Mi chiedo soprattutto come sarà Kick-ass in versione italico-doppiata. Son fresco dell’esperienza Tournée recitato dalle attrici-americane come fossero Stanlio e Ollio… quindi… mi tengo ben stretto il ricordo del film di Vaughn in originale.
Boris ha priorità.
p.s. ora non per fare il guastafeste ma sbaglio o in giro x la rete non se ne parla granché bene del nuovo film del maestro-Carpenter?
ma io come faccio, che in Alsazia Boris non lo danno?
Sto male da quando me ne sono resa conto. Malizzimo.
A giudicare dal trailer italiano di Kick-Ass il rischio che il film uscisse in versione edulcorata, almeno nei dialoghi, è diventata praticamente una certezza.
In pochi minuti di montato ho contato almeno tre battute “adattate” in modo fastidiosamente “puritano”.
Sbaglio?
Gennaro, da quanto ho capito e sentito il primo trailer che avevamo visto era stato un po’ riadattato (“cactus” per “cazzo”) per essere trasmesso più facilmente in tv, ma il film in sé non ha subito nessuna modifica sostanziale nell’adattamento, anzi, da più parti ho letto che non è stato edulcorato affatto (tant’è che è vietato ai 14). Però non ho modo di verificare questa informazione.
Capisco il “pregiudizio”,la voglia di sputtanare,lo sberleffo.Ma “snobbare”così una Figura Massima del giornalismo mondiale e un fine intellettuale come Terzani,a prescindere dal film che sarà anche brutto,senza nemmeno conoscerlo,poi,mi sembra una cazzata insopportabile.Come diceva qualcuno,meglio diffidare di chi ha trent’anni,o giù di lì..Perciò,amico mio,dopo averti letto per anni e spesso divertendomi,ti saluto e ti stacco(definitivamente).Buone cose.
DRAMA!
Apprezzo molto quello che scrivi e come lo scrivi, ti seguo ormai da un paio d’anni e non potrei concepire la mia cartella preferiti senza i tuoi blog dentro. Anche quando non sono d’accordo sui giudizi (giovane cinefilo) o sui pregiudizi (friday prejudice), apprezzo davvero molto il modo in cui sempre spieghi il tuo punto di vista ([giovane cinefilo]spesso riuscendo a farmi cambiare opinione) o predi per il culo alla grande ([friday prejudice]grasse risate) perché sia che tu scriva una recensione o una “derisione” lo fai sempre in modo INTELLIGENTE e IRONICO.
Ho fatto questa gigante premessa per farti capire che stimo molto tutto il lavoro che fai qui e dall’altra parte ma il pezzo su Terzani mi sembra un po’ stonare. Mi ha infastidito molto e non perché sono un “illuminato” dai suoi libri, anzi! Ma perché non mi sembra un pezzo ironico (e tantomeno intelligente). Il pregiudizio sul film lo condivido, ma perchè coinvolgere la persona e il suo lavoro? E non è tanto la tua ignoranza su Terzani (dell’aver avuto “il culo” di non aver mai letto un suo libro) che mi da fastidio, questo è un blog di pregiudizi ed è quindi normale che tu sia “ignorante” sulla maggior parte delle cose che recensisci.. ma non sei ignorante in materia di cinema! Pregiudizi su film fatti da chi si occupa di cinema li accetto e mi divertono anche, non mi diverte una sparata su un autore o su un argomento che non conosci in un blog che non parla di letteratura. E poi vantarsi della propria ignoranza mi è sempre sembrata una cosa così triste..
Ho verificato tramite il mio amico Streamo ed effettivamente nel film i peni sono stati messi tutti al loro posto
Non sapevo di questa pratica dell’edulcare solo i trailer, mantenendo il linguaggio spinto nell’adattamento del film vero e proprio.
Mi sembra un ottimo compromesso, anche se qualcuno potrebbe lamentarsi per la “pubblicità ingannevole”
E mamma mia, sembra che abbia “offeso” Gandhi.
C’è gente pronta a prostrarsi e giurarmi che Scientology mi cambierebbe la vita, ma ugualmente non me ne può fregar di meno, figuriamoci cosa mi può interessare di sto tizio qui (chiunque sia).
L’era delle groupie a tempo perso non è ancora andata in pensione noto.
Ma uno sarà anche libero di scrivere quel che gli pare su chiunque?
Eh sì. Mi sa di sì.
Ed è incredibile perdersi a parlare di quello lì (Gatto Nero, respect per la foto!) quando esce Kick Ass.
Tsk.
Ma poi voglio dire, c’è Elio Germano in quel film, che per quanto lo possano premiare ovunque per me rimane sempre un chiuaua del cinema italico (pensa te come dev’essere messo male).
Sarà però che io non ho trent’anni, ne ho meno.
Inquinatevi alle nuove generazioni: purtroppo per voi, volenti o nolenti, il tempo passa comunque.
Le righe su Terzani mi han fatto lo stesso effetto di molti scritti di 02, la rivista gratuita su ciò che accade a Milano. Giovanilismo strafottente.
Mai vedrei il film ma ogni intervista o articolo di Terzani letti o sentiti mi hanno incuriosito e ammirato per la forza degli argomenti.
@Magdalena Uno è libero di scrivere quel che gli pare, un altro è libero di criticare.
Mi inquino alle nuove generazioni, ma il tempo passa anche per te.
@ kekkoz Mi sembra un pesce d’aprile in ritardo il commento di chi smetterà di leggerti per delitto di lesa maestà…
Sì però non costringetemi a commenti davvero seri, che quello che ho scritto qui sopra è la risposta giusta ai deliri da lesa maestà, appunto.
Però, la prossima volta che leggo cose come “giovanilismo strafottente” o “diffida di chi ha trent’anni” mi incazzo.
Quest’allure da uomini adulti che si commuovono davanti alla saggezza e che sanno riconoscerla (mentre i giovani trentenni si ubriacano e si drogano e non capiscono un cazzo) non gioca molto a vostro favore.
Su, non litigate.
http://www.quickmeme.com/meme/1eq1/
http://www.youtube.com/watch?v=38Vw8ofZFqY
“Una volta che c’è qualcuno che se lo merita, facciamogli fare una montagna di soldi.”
Gli hai portato bene…
Bah, non per difendere il padrone di casa, cosa della quale me ne può fregare quasi quanto il Terzani uomo/scrittore/giornalista, però il kekkoz non ha mica detto che Terzani è ‘nammmerda.
Ha detto che non glie ne può fregare di meno.
Cosa alla quale, nel mio piccolo, mi sono associato (e quindi, per la prima proprietà transitiva, mi sento compagno al duol)
Quello che voglio capire è se posso continuare a scegliere di che cazzo fregarmene nella vita o se prima devo chiedere un preventivo a qualcuno.
Comunque dobbiamo arrivare al commento 36 prima che qualcuno dica “LOLOLOLOLOLOL, CICLOPE”. Le cose sono veramente cambiate al mondo.
Ed ora, Ciclope:
http://imstars.aufeminin.com/stars/fan/james-marsden/james-marsden-20080206-372853.jpg
diciamocelo, kekkoz.
Terzani ci ha un po’ straccionato i coglioni. ma in realtà, badate bene, non è colpa sua, che nella sua ammirevole ed avventurosa vita ha fatto cose davvero notevoli e scritto libri (mediamente buoni stilisticamente) e poi raggiunto una tale consapevolezza di se stesso da ritirarsi nel verde di Bagno a Ripoli per affrontare la malattia.
E’ tutta colpa di quello stracciacoglioni di suo figlio.
Perchè diciamolo, quando te lo vedi entrare in libreria – vedi domenica scorsa- con il passeggino del figlio con le ruote piene d’erba pensi: “quindi lui è nel personaggio davvero, va col passeggino in giro per la campagna, fa così hippy.”
farà hippy ma se non fosse nato figlio di Terzani, il caro Folco che farebbe?
Per ora campa su suo padre, arrivando persino a sta blasfemia del film, che davvero non serve a nessuno e non aggiunge né dettaglia meglio la vita di un giornalista che ha speso i suoi anni a raccontarla. e non in una biografia, unico volume. in più di dieci libri.
da libraia, mi chiedo se davvero il cinema abbia bisogno di intervenire laddove la letteratura ha già detto tutto. questo cinema “bignami”, didascalico ed ecumenizzatore, ma a chi serve? a mettere le frasi di Terzani nei profili facebook?
p.s.: kekkoz, da fiorentina mi permetto di aggiungerti che si dice hulo. con l’h. perchè si aspira. proprio come lo dice stanis mentre spiega perchè , a ragione veduta, ci odia.
Ninfea, sicura bagno a ripoli?
Io sapevo qualche paesino sperduto sui monti Pistoiesi.
Comunque, Toscana non è solo Firenze: Hulo si dice noi, se già arrivi a Ponte a Egola dicono ‘ulo.