Cyrus è il nuovo film di Jay e Mark Duplass, già registi di The Puffy Chair e Baghead, due tra i principali esponenti del cosiddetto mumblecore, che non vi spiego cos’è per la quattrocentesima volta tanto c’è Wikipedia. Questo film era una bella prova, per i due fratelli: come se la possono cavare gli autori di un cinema ridotto all’osso dirigendo un cast formato da John C. Reilly, Jonah Hill, Marisa Tomei e Catherine Keener sotto la supervisione produttiva di Ridley e Tony Scott? Il budget è comunque strettino (sette milioni) ma Baghead era costato un migliaio di dollari, giusto per dare delle proporzioni. Inutile nasconderlo: qui per i Duplass e i loro amici si fa un tifo scatenato, la reazione convinta della critica chiude il cerchio. Il dubbio sull’edizione italiana è grosso così (soprattutto perché i Duplass hanno sempre lavorato sui dialoghi e sull’improvvisazione) ma che ci vuoi fare.
I due presidenti (The Special Relationship) è il terzo film scritto da Peter Morgan in cui Michael Sheen interpreta il ruolo dell’ex primo ministro britannico Tony Blair, dopo The Deal e The Queen. A dirigere non c’è più Stephen Frears ma Richard Loncraine (anche se sarebbe dovuto essere l’esordio alla regia di Morgan) e il film racconta il rapporto tra Blair e l’ex Presidente degli USA Bill Clinton, interpretato da Dennis Quaid. Curiosamente, nonostante da noi esca nelle sale, il film (come già The Deal) è una produzione per la tv, andata in onda su HBO negli Stati Uniti a maggio e sulla BBC nel Regno Unito a settembre. Al di là del gusto un po’ bagaglinesco di andare a vedere Quaid che fa Clinton ma soprattutto Hope Davis che fa Hillary (e chi altro?), già solo la sceneggiatura di Morgan (che per Sheen ha scritto anche Frost/Nixon e The Damned United, cioè, dico) dovrebbe essere una sufficiente garanzia di qualità. Dai.
In un mondo migliore è il nuovo film di Susanne Bier, 50enne regista danese tornata in patria dopo aver diretto Things We Lost in the Fire. Scritto insieme a Anders Thomas Jensen, il regista de Le Mele di Adamo, il film è l’opera scelta per rappresentare la Danimarca agli Oscar del prossimo anno e racconta una storia familiare la cui sinossi di cinque righe mi richiedeva fin troppa attenzione e quindi BOH. Sono sicuro che ciò che ho detto finora vi avrebbe già fatto già decidere se vi interessi o meno, se non fosse che tanto guardate solo le figure.
My Lai Four è un film abbastanza inaudito di cui non avevo mai sentito parlare fino a 10 minuti fa, e infatti esce solo in un pugno di sale del circuito UCI. Diretto da Paolo Bertola, il film è italianissimo ma racconta la strage di My Lai in Vietnam, in cui persero la vita centinaia di civili, soprattutto donne e bambini. Il trailer mi ha lasciato esterrefatto nel suo continuo rimbalzare tra FAIL e WIN – con una decisa propensione per il primo, ma possiamo dare la colpa soprattutto alle scelte bestiali di montaggio e alle SCRITTONE che sembrano più quelle di una commedia romantica. State calmi, non ho molti dubbi che il film di per sé non sarà niente di che, ma è una produzione italiana così anomala che non me la sento di dargli la pecora nera, a me le cose anomale piacciono.
RCL – Ridotte Capacità Lavorative è un film con Paolo Rossi diretto da Massimiliano Carboni il cui obiettivo è quello di raccontare la “vera” Pomigliano D’Arco. Dal trailer è difficile capire quale direzione voglia prendere il film: documentario, docufiction, mockumentary? In ogni caso, è un documento che potrebbe essere interessante ma se devo essere proprio sincero ho forti dubbi possa avere un suo posto sensato (e soprattutto un suo mercato) nei cinema italiani. Ci rivediamo in tv.
primo hahahaha
I due presidenti a Roma è praticamente INESISTENTE.
Non avevo la più pallida idea uscisse Cyrus! In effetti nutro le sue stesse riserve sull’adattamento italiano, spero a Milano passi anche una versione originale… In ogni caso bombissima!
de i due presidenti in realtà non se ne parla benissimo…ma Morgan e Morgan…e poi Michael…è sempre un piacere vederlo interpretare Tony Blair!
Si parlava di Vietnam e sono subito andato a vedere il trailer di My Lai Four. Sinceramente devo ancora capire quale sia il WIN in quel trailer, a parte il fatto che in un film italiano ci siano gli elicotteri.
ERANO SOLO VECCHI DONNE E BAMBINI
Non hai torto, sono io che vedo due elicotteri e non capisco più una fava.
per My Lai Four avevo scritto qualcosa nelle news di Loudvision e la cosa stupiva e stupisce ancora anche me. Un film italiano su un episodio di strage in Vietnam… un po’ di curiosità c’è, ma credo non sia abbastanza per smuovermi, specie per arrivre all’UCI…
Addirittura pensatore per la versione trash low-budget dopolavoristica di Vittime di Guerra?
Kekkoz ma che ti sei fumato? No perchè ne voglio anche io.
La bomba al film di Woody Allen è un gavettone di acqua gelata. E di questi tempi …
@ Duccio: più che una bomba direi un petardo, di quelli difettosi che non scoppiano neanche (naturalmente il mio non è un prejudice, è un commento ex post, nulla toglie al Prejudicer)
Cyrus stramerita in originale. Difficile che in italiano riescano a rendere così (soprattutto a non far fare a Cyrus la classica vocetta dumb)
ma perché scrivere l’età della Susanne Bier? mi hai incuriosito, ma era rilevante per descrivere il film? no magari, si viene a sapere che è un film su una donna di 50 anni che fa un film..