Ciao sono kekkoz e sono onorato di ospitare per i pregiudizi di questa settimana una firma storica della critica italiana, sia sulle pagine di riviste come Nocturno che sul suo storico blog splinderiano “Il Teatro dei Vampiri” (di cui trovate ancora tracce), ma anche un insostituibile compagno di chiacchierate in coda per i film della Mostra del Cinema. Lui è Andrea Bruni, insomma, il Conte Nebbia.
Albert e il diamante magico
C’è del pixel in Danimarca. Proviam grande stima per la terra del tristo prence danese, come diceva Petrolini, ma siam presi da dubbi amletici pensando a quelle terre grigie, lugubri, che cercano di ricalcare i fasti della Pixar.
Diamante nero
Beh, Celine Sciamma (la mamma di Tomboy) non è certo Cinzia Th Torrini; la storia (doloroso bildungsroman etnico) c’è, e graffia; la recensioni da Cannes sono sovente entusiatiche: non ci resta che sperare il meglio.
Fuga con i tacchi a spillo
Il solo titolo italiano, mi porta a lacrimar rivoli di sangue come Antonellina Interlenghi in “Paura nella città dei morti viventi” di Fulci.
La regola del gioco
Tratto dalla storia vera del giornalista Premio Pulitzer Gary Webb, che negli anni Novanta ha realizzato un’inchiesta che lo portò dalle prigioni della California ai villaggi del Nicaragua, alle stanze del potere di Washington D.C. Michael Cuesta ci riprova col thriller, ma, stando a quel che si legge in giro.dovrebbe tornare a dirigere “Dexter”.
Nessuno siamo perfetti
Documentario su Tiziano Sclavi, il papà di Dylan Dog, considerato da molti un Dino Buzzati Gotico, ma da altrettanti una versione padana del Solitario di Providence: forse questo documentario potrà aiutare a diradare le nebbie. Sperem.
Soundtrack, ti spio, ti guardo, ti ascolto
Un “thriller” scritto da Enrico “Don Matteo” Oldoini potrebbe far rimpiangere i pornazzi di Giuliana Gamba.
Teneramente folle
Maya Forbes, regina della Tv americana, azzecca un ottimo script col supporto di un ammirevole team di attori forgiando un ammirevole esempio di “cinema paraculo”.
Torno indietro e cambio vita
Solo per gli amanti del Vintage.
Unfriended
La stagione si chiude e si spalancano gli ammuffiti magazzini del “Mokumentary”.