18

Nei cinema dal 7 maggio 2015

Ciao sono kekkoz e lo so che in questi cappelli dico sempre cose belle dell’autore di turno e rischio di sembrare ripetitivo, ma stavolta fatemelo dire per bene: i pregiudizi di questa settimana li ha scritti la mia persona preferita al mondo, in assoluto. E c’ho le prove, visto che me la sono sposata.

Lei si chiama Sara, ma è facile che la conosciate anche come Blackhair. Ha un blog pieno di foto fighissime, fa delle cose molto belle su Grazia.it, le piacciono le borse. Occhi a cuoricino.

cakedoraemonforzamaggiore

Ciao sono l’autrice dei pregiudizi di questa settimana. Di solito non mi occupo di cinema, ma dell’affascinante mondo della moda, per cui quando Kekkoz mi ha SPONTANEAMENTE proposto di essere la protagonista di questo magnifico spazio culturale ho subito sperato fosse la settimana in cui uscisse che ne so, Il Diavolo Veste Prada 2, Sex & The City – Grannies Edition, o un qualche barboso (per voi eretici amanti del Normcore) documentario sulla creazione del numero di Settembre di Donna Moderna e invece no. Io ho vinto la settimana con Jennifer Aniston brutta. E LEVIATHAN, santo cielo, LEVIATHAN. Me ne farò una ragione aggiungendo la parola Prada quando meno ve l’aspettate.

CAKE

Questo dev’essere quel film Disney in cui Jennifer Aniston è brutta poi le fanno il makeover e diventa prom queen, giusto? Oh noes. Quella era Anna Hathaway ed erano mille secoli fa. Vi risparmierò le speculazioni secondo le quali un’attrice quando si mette in testa di vincere qualche premio della critica ricorre al trucco del make-under, mentre vi sottoporrò la mia più veritiera e plausibile teoria: il rifiuto del capello. Seguitemi, Jen è diventata famosa per il taglio alla Rachel (cioè il suo) e ora per dimostrare di essere una brava attrice sfida il pubblico con un’acconciatura sciatta e piatta. Riuscirà a superare la sofferenza che l’affligge? Si sgonfierà il suo faccione? Di che diamine parla questo film? Spoiler, alla fine pur di uscire con Sam Worthington la triste Jennifer i capelli se li lava eccome. Chiamala scema.

DORAEMON IL FILM – LE AVVENTURE DI NOBITA E DEI CINQUE ESPLORATORI

Lo ammetto, sebbene la mia età sia quella giusta, io Doraemon non l’ho mai seguito con grande interesse da bambina. Ma ho sempre pensato che fosse un gattone tanto pucci e che le rotelle sulla testa fossero una figata. Per cui se avete prole e dovete passare 109 minuti di un tedioso weekend di maggio che magari piove pure, portate i pargoli “alla ricerca di un posto magico” cit. c’è pure un dolcissimo cane, mi dicono. Mi sembra di aver dedicato abbastanza tempo a questo film che non contiene borse di Marni per cui, fine.

FORZA MAGGIORE

Toh, un disaster movie su una slavina. YOU’RE. SO. WRONG. In Forza Maggiore la slavina c’è (credetemi lo so perché l’ho visto), ma solo all’inizio. Poi è tutto uno sguardo, una tensione e un senso di colpa. UNA VALANGA DI EMOZIONI (pun intended). Per cosa? Di chi? Mica ve lo dovrò spoilerare tutto? Sappiate solo che sti svedesi quando ci si mettono sanno sviscerare la mente umana meglio di uno psicologo dell’Upper East Side. E che belle barbe.

lavoceleviathan

LA VOCE

Ah, se ci fosse ancora la benamata categoria “Film Italiani Da Deridere”! This trailer has EVERYTHING. Un titolo che potrebbe diventare “L’uomo che imitava le voci”, le zinne immotivate al secondo 19, la polizia che fa NIIINOOONIINOOO, il gomblotto, la tivvì, i politici, la donna isterica che urla e anche il vecchio sornione che dice “collabuoraziuone”. E poi c’è Rocco Papaleo, che è il protagonista, un grande imitatore che può imitare qualunque voce (cit.) e che blabla boring. Non so voi, ma io quando vedo Papaleo provo un profondissimo senso di imbarazzo. Sarà un post trauma del Sanremo con Morandi e Celentano? Se anche fosse io questo film non lo vedrò mai, neanche se resterà l’ultima cosa a passare su uno schermo nei secoli dei secoli, e spero neanche voi.

LEVIATHAN

Vi dico la verità. Questo film è una bomba perché Kekkoz se anche solo mi azzardo a dare un pensatore al drammone russo di cui sopra prima mi butta fuori di casa e poi vende tutte le mie scarpe su Depop. Per cui, BOMBA! Anche in questo caso il film io l’ho già visto, perché non sia mai che in casa Chignola un film russo in lingua originale con richiami biblici e tanti silenzi non abbia la precedenza su, che ne so, un documentario sull’Haute Couture di Raf Simons da Dior, e posso dunque consigliarlo agli amanti del genere: storia del singolo che metaforicamente parla della collettività più natura eterna e immutabile che fa da sfondo spietato alle vicende dei protagonisti. Altro non posso aggiungere. PRADA!

michiamogunman

MI CHIAMO MAYA

Ok almeno una trama la volete sapere questa settimana? Io vi racconto questa. Ragazzina sedicenne scappa da casa famiglia con sorellina e si ritrova senza soldi per cui, come è ovvio che sia, è tutto un zozzerie davanti alla webcam, cubi e parrucche in disco, piercing (eh signora mia quel ferro in faccia!) e capelli da punk. Scan-da-lo-so. Riuscirà l’inutile assistente sociale Valeria Solarino a far tornare la piccola Niki sulla retta via fatta di Amici di Maria e Snapchat? WHATEVER.

THE GUNMAN

Questo film doveva avere una pecora nera. Doveva avere una pecora nera perché è un action movie con 16% al pomodorometro che neanche Sean Penn incazzoso e Javier Bardem con gli occhialetti riesce a risollevare. Ma voglio avere fiducia in lei, Jasmine Trinca, che zitta zitta si butta nella mischia di Hollywood senza bisogno di interpretare la femme fatale o Bond Girl che dir si voglia. Ah e poi c’è Idris Elba. Per poco, ma quel tanto per far cambiare idea al mio ormone che governa mouse e tastiera. Pensatore (con riserva) sia.

Ho finito, ora me la compri la Petite Malle di Vuitton?